FORMULE ESERCIZI CHIMICA
CHAPTER 1
1. Conversione di Unità (velocità)
Obiettivo: Convertire 65 km/h in m/s.
Formula:
Parametro: 65 km/h → .
2. Massa Molecolare/Molare di Composti Inorganici
Bicromato di Potassio, K₂Cr₂O₇
Atomica: – Potassio (K): 39 g/mol – Cromo (Cr): 52 g/mol – Ossigeno (O): 16 g/mol
Calcolo:
Calcio cloruro diidrato, CaCl₂·2H₂O
Atomica: – Calcio (Ca): 40 g/mol – Cloro (Cl): 35.5 g/mol – Ossigeno (O): 16 g/mol – Idrogeno (H): 1 g/mol
Calcolo:
3. Numero di Moli e Molecole
Per il NaCl
Dato: M( NaCl ) = 58.5 g/mol.
Calcolo del numero di moli in 1 g:
Molecole:
4. Massa di Elementi in un Idrato (NiSO₄·7H₂O)
Dato: M( NiSO₄·7H₂O ) ≈ 280.8 g/mol.
Numero di moli in 1 g:
Elementi:
Ni:
S:
O: (presenti in 4 O in lo ione solfato + 7×1 O nelle acque → 11 atomi totali)
H: (7×2 = 14 atomi)
5. Analisi di una Miscela AgCl/AgBr
Dati: – AgCl: M = 143.3 g/mol – AgBr: M = 187.8 g/mol – La miscela contiene in totale 5.986×10⁻³ mol di Ag, in 1 g.
Sistema: Sia (g di AgCl) e (g di AgBr) con:
Risultato (approssimato): – (40% di AgCl) – (60% di AgBr)
6. Calcolo della Massa Molare del Cloro (Campione Naturale)
Dati isotopici: – Cl‑35: 5.807×10⁻²³ g (75.77%) – Cl‑37: 6.139×10⁻²³ g (24.23%)
Media pesata:
Massa molare:
7. Analisi dell’Urea (Formula Empirica)
Dati: – Totale urea analizzata: 25 mg – Massa di C: 5.0 mg; N: 11.68 mg; O: 6.65 mg; il resto è H.
Conversione in moli:
– Il resto di massa corrisponde a H, ottenendo circa la quantità del più piccolo valore.
Rapporto minimo:
Formula empirica (corretta per l’urea): (che corrisponde a (NH₂)₂CO).
8. Energia di un Fotone (Onde Elettromagnetiche)
Per λ = 2.5 µm
Dati: – m – –
Calcolo: – Frequenza:
– Energia:
Energia Molare per la riga D del Sodio (λ = 589 nm)
Dati: – –
Calcolo: – Energia per fotone:
– Energia molare:
9. Energia in Assorbimento/Emissione dalla Clorofilla
Concetto: – La clorofilla assorbe fotoni a 460 nm e ne emette a 600 nm.
Calcolo per fotone: – Frequenze:
– Energia per fotone:
Per una mole di fotoni: – Moltiplica per .
Ulteriori dati sintetici: – La differenza d’energia netta (dopo emissione) viene impiegata per sintetizzare glucosio (218 kJ/mol) con resa del 37%; il calcolo porta a una sintesi di circa 0.102 mol (circa 18 g di glucosio per moli).
Nota: Il calcolo completo richiede la differenza tra ed convertita in kJ/mol e la considerazione dell’efficienza del 37%.
10. Effetto Fotoelettrico
Dati: – Velocità dell’elettrone: 2.2×10³ km/s = 2.2×10⁶ m/s – Massa elettrone: – Frequenza soglia (cutoff):
Calcoli:
Energia cinetica dell’elettrone:
(con , si ottiene )
Energia minima del fotone per l’emissione:
Frequenza del fotone incidente:
Questi “mattoni” includono:
Le conversioni di unità (km/h → m/s)
Le formule per il calcolo della massa molecolare, numero di moli e molecole
Le procedure per determinare la composizione elementare in idrati e miscele
Le relazioni di base per la legge dei gas e la legge di Planck (energia dei fotoni)
I concetti fondamentali relativi all’effetto fotoelettrico
chapter 2
1. Numeri Quantici e Configurazione Elettronica
Numeri quantici: – Per ogni elettrone, i numeri quantici sono: • (principale) • (angolare, da 0 a ) • (magnetico, valori interi da a ) • (spin, ±1/2) – Esempio: • In un orbitale 5d, → ; quindi NON “qualsiasi valore intero inferiore a 5”. – Massimo numero di elettroni per un dato : • (Esempio: per , massimo elettroni.)
Affinamenti: – Un'affermazione come “l'insieme ” è chiaramente impossibile perché per il valore di può essere solo 0. – Per è corretto affermare che esistono molteplici combinazioni con ; ad esempio, se calcoli la somma degli orbitali (2, 6, 10 elettroni in s, p, d rispettivamente) il totale coincide con il limite massimo.
2. Energia degli Orbitali dell'Atomo di Idrogeno
Formula fondamentale:
dove è una costante (per idrogeno ).
Differenze di energia: – La differenza tra due livelli e è:
Relazione per i passaggi dell’idrogeno: – Con , , si ottiene che gli scarti energetici aumentano quando diminuisce, perciò .
3. Configurazioni Elettroniche
Bromo (Z = 35):
Cu (Z = 29): – La configurazione corretta è:
Fe²⁺ (Z = 26): – Partendo da Fe la perdita degli elettroni avviene preferenzialmente dalla shell 4s, dunque:
4. Energia Reticolare
Confronto tra MgO e MgS: – Nel MgO gli ioni O²⁻ sono più piccoli di S²⁻ (nel MgS) – Una distanza ionica minore provoca una maggiore attrazione elettrostatica, perciò l’energia reticolare di MgO è maggiore (più favorevole) rispetto a quella di MgS.
5. Strutture di Lewis e Geometrie Molecolari (VSEPR)
Molecole semplici:
Metano, CH₄: – Tipo: AX₄ – Geometria: Tetraedrica con angolo di legame circa 109.5°.
Ammoniaca, NH₃: – Tipo: AX₃E₁ – Geometria: Piramidale trigonale, angolo ~107.5° (a causa della repulsione della coppia solitaria).
Acqua, H₂O: – Tipo: AX₂E₂ – Geometria: Angolare (a V), con angolo ~104.5°.
Formaldeide, CH₂O: – Tipo: AX₃ – Geometria: Trigonale planare, angoli di 120°.
Anidride carbonica, CO₂: – Tipo: AX₂ – Geometria: Lineare, angolo 180°.
Molecole più complesse:
SOCl₂: – Tipicamente di tipo AX₃E, forma una struttura piramidale trigonale (gli angoli sono inferiori a 109.5°).
Carbonato, CO₃²⁻: – Totale di 24 elettroni di valenza – Geometria: Trigonale planare, con ibridazione sp².
Fosfato, PO₄³⁻: – Totale 32 elettroni di valenza – Geometria: Tetraedrica, ibridazione sp³.
XeF₄: – Totale 36 elettroni – Geometria: Quadrata, ibridazione sp³d²; la molecola è non polare.
IF₅: – Totale 42 elettroni – Tipo: AX₅E₁ (con una coppia solitaria) – Geometria: Piramidale a base quadrata.
6. Ibridazione negli Atomi di Carbonio
Linee guida generali: – Nei composti saturi (solo legami singoli) il carbonio è sp³. – Nei composti con doppi legami il carbonio è sp². – Nei composti con tripli legami il carbonio è sp.
Esempi pratici: – In C₂H₄ (etilene) ogni C è sp² (forma planare). – In strutture miste, è necessario assegnare l’ibridazione in base al tipo (sp² per i carboni con doppi legami, sp³ per quelli saturi).
7. Affermazioni da Verificare
Esempi dal quiz: – L'affermazione “il raggio atomico aumenta lungo il periodo” è errata (solitamente diminuisce lungo un periodo). – L’uso corretto dei numeri quantici e la regola 2n² per il numero massimo di elettroni.
8. Altri Concetti (Riassunti Vari)
Energia degli orbitali di idrogeno: – – Maggiore la differenza d’energia tra livelli bassi (es. rispetto a ).
Configurazioni elettroniche e raggruppamenti degli elettroni: – Utilizzo di notazioni tipo [Ar] per rappresentare elettroni interni.
Comportamento delle molecole e VSEPR: – L’angolo di legame è influenzato dalla presenza di coppie solitarie che aumentano la repulsione.
CHAPTER 3
1. Analisi Combustione e Determinazione della Formula Molecolare (Dieldrin)
Dati iniziali:
Campione di dieldrin: 1,510 g
Produzione di CO₂: 2,094 g
Produzione di H₂O: 0,286 g
Massa molare nota ≈ 381 g/mol
Condizione “numero di atomi di Cl = ½ (numero di atomi di C)”
Formule chiave:
Carbonio: (1 mole di CO₂ contiene 1 atomo di C)
Idrogeno:
Determinazione di O: Massa dell’ossigeno nel campione = massa campione – (massa C + massa Cl + massa H) = (massa O) / 16
Condizione aggiuntiva:
Risultato atteso: Con mol e mol, il rapporto porta a 12 atomi di C, 8 atomi di H, 6 atomi di Cl e 1 atomo di O, ovvero la formula molecolare
2. Sintesi di Fosfato di Calcio a Partire da CaCl₂
Dati iniziali:
Massa di CaCl₂ = 10 g,
Equazione bilanciata:
Passaggi essenziali:
Calcola le moli di CaCl₂:
Rapporto stechiometrico: 3 mol CaCl₂ → 1 mol Ca₃(PO₄)₂
Massa di Ca₃(PO₄)₂:
3. Combustione del Decaborano (B₁₀H₁₄)
Dati:
Reazione:
1 mole di decaborano richiede 11 mol O₂ (massa O₂: )
Calcolo percentuale:
Massa totale reagenti =
Percentuale in massa di B₁₀H₁₄:
4. Strutture di Lewis, Geometria e Ibridazione
Carbonato, CO₃²⁻:
Geometria: Trigonale planare
Ibridazione del C: sp²
Monossido di Carbonio, CO:
Struttura con legame triplo (con una coppia di elettroni remanti)
XeF₄:
Geometria: Planare a base quadrata
Ibridazione del Xe: sp³d²
Molecola non polare
POCl₃:
Geometria: Tetraedrica attorno al fosforo
Ibridazione del P: sp³
Associare l’ibridazione nei composti organici:
Identificare atomi sp² (presenti in doppi legami o gruppi aromatici) e sp³ (carboni saturi) in base ai sostituenti.
5. Calcolo del Volume di un Palloncino in Condizioni Variabili
Dati:
Condizioni iniziali: , , T_1 = 20\,^\circ\mathrm{C} (≈293.15 K)
Condizioni finali: , T_2 = 5\,^\circ\mathrm{C} (≈278.15 K)
Formula (Legge dei Gas Combinata):
Risultato atteso:
6. Determinazione della Massa Molare del Benzene
Dati:
Massa di benzene: 0,324 g
Volume: 250 mL (0,25 L)
Temperatura: 60\,^\circ\mathrm{C} (≈333.15 K)
Pressione: 0,454 atm
Costante:
Formula (Legge dei Gas Ideali):
Risultato atteso: (valore tipico del benzene)
7. Determinazione di x nell’Ossido di Osmio (OsOₓ)
Dati:
Massa di OsOₓ: 1,509 g
Volume dopo vaporizzazione: 235 mL (0,235 L)
Temperatura: 200 °C (≈473.15 K)
Pressione: 745 torr (≈745/760 atm)
,
Formula:
Risultato: →
8. Gas N₂ Umido: Pressioni Parziali e Temperatura
Dati:
Volume totale: 1418 mL (1,418 L)
Pressione totale: 745 torr
Massa N₂: 1,573 g (MM=28 g/mol) →
Massa H₂O: 0,02605 g (MM=18 g/mol) →
Calcoli:
Fractions:
Pressioni parziali:
Temperatura (usando ): (≈21.3 °C)
9. Miscela Eliox: Calcolo della Pressione Parziale di O₂
Dati:
Miscela al 92,3% di O₂ in massa
Supponendo 100 g di miscela:
Massa di O₂: →
Massa di He: →
Moli totali ≈ 4.81 mol →
Pressione atmosferica: 730 torr
Calcolo:
10. Reazione di Acido con Metalli: Zn e Al con HCl per la Produzione di H₂
Dati:
Massa totale della miscela: 4,2 g
Reazioni:
Zn + 2 HCl → ZnCl₂ + H₂ (mol ratio Zn/H₂ = 1:1)
Al + 4 HCl → AlCl₄ + 2 H₂ (mol ratio Al/H₂ = 1:2)
Misurazione: 6,8 L di H₂ a 450 torr e 25 °C →
Sistema di equazioni:
(x = moli Zn, y = moli Al)
Risultati attesi: (Zn → 2,5 g) (Al → 1,7 g)
11. Analisi di Combustione e Bilanciamento (Esercizi Organici e Inorganici)
Combustione e analisi per determinare la formula: Utilizza le relazioni già viste (CO₂ per C, H₂O per H, bilancio di massa per O e Cl) per risalire alla formula molecolare.
Reazioni di sintesi, conversioni e trasformazioni:
Le operazioni che riguardano reazioni di condensazione, idrolisi, riduzioni e ossidazioni si basano sulle leggi dei gas (), sul principio di conservazione della massa e sulle reazioni stechiometriche fornite.
CHAPTER 4
Formule Principali
Prima Legge della Termodinamica • ΔU = q + w (La variazione di energia interna equivale al calore fornito più il lavoro compiuto sul sistema)
Calore da Fonte Elettrica • q = P · t (Utilizza P in watt [J/s] e t in secondi)
Lavoro a Pressione Costante • w = – Pₑₓₜ · ΔV (Assicurati di convertire pressione e volume in unità SI se necessario)
Calorimetria (variazione di temperatura) • q = m · cₚ · ΔT con ΔT = T_finale – T_iniziale
Legge dei Gas Ideali e Lavoro Isoterma • V = n · R · T / P • In un processo isoterma reversibile: w = – n · R · T · ln(V_f/V_i) (Per un gas ideale in un processo isoterma, ΔU = 0, dunque q = –w)
Calcolo del Numero di Moli • n = m / M (Massa divisa per la massa molare)
Conversione di Energia Cinetica in Aumento di Temperatura • KE = ½ m · v² • ΔT = (KE) / (m · cₚ) (Utilizzata per quantificare l'incremento di temperatura dovuto a una variazione dell'energia cinetica)
Entalpia a Pressione Costante • ΔH = ΔU + Δn_gas · R · T (Qui Δn_gas è la variazione del numero di moli nelle specie gassose)
Variazione di Entropia • ΔS = q_rev / T (Per processi reversibili) • Per cambi di stato (es. fusione, vaporizzazione): ΔS = ΔH_transition / T
Parametri Chiave e Fattori di Conversione
Costante dei Gas (R)
In unità SI: 8.314 J/(mol·K)
In unità L·atm: 0.0821 L·atm/(mol·K)
Conversione di Pressione
1 atm = 101325 Pa
(Esempio: pressione data 0.975 atm)
Conversione del Tempo
1 minuto = 60 secondi
Conversione del Volume
1 m³ = 1000 L
(Utilissima per convertire L → m³ nei calcoli di lavoro)
Conversione della Temperatura
T (K) = T (°C) + 273.15
(Ricorda di usare sempre i Kelvin nelle equazioni termodinamiche)
Conversione delle Unità Energetiche
1 W = 1 J/s
1 cal ≈ 4.18 J
1 kcal = 1000 cal
Calcolo delle Moli (Esempi di Massa Molare)
Ferro (Fe): 55.8 g/mol
Acqua (H₂O): 18 g/mol
Metano (CH₄): 16 g/mol
(Utilizza la massa molare specifica per ogni sostanza)
Calore Specifico (Esempi)
Rame (Cu): 0.0921 cal/(g·°C)
Etanolo: 2.42 J/(g·°C)
Magnesio (Mg): 1.024 J/(g·°C)
Acqua (H₂O): circa 4.18–4.184 J/(g·°C)
Piombo (Pb): 129.8 J/(kg·K)
Entalpie e Transizioni di Stato
Combustione del glucosio: ~673 kcal/mol (circa 2800 kJ/mol)
Combustione del metano: ΔH ≈ -890 kJ/mol
Combustione dell’acido stearico: ΔU ≈ -11326 kJ/mol (con uso del termine Δn_gas · R · T per passare a ΔH)
Fusione (fusione del ghiaccio): ΔH_fus ≈ 6 kJ/mol
Vaporizzazione dell’acqua: ΔH_vap ≈ 44 kJ/mol
Ulteriori Note
Nei processi in cui le variazioni di volume interessano solo le specie gassose, considera solo queste per il calcolo del lavoro.
Nei problemi calorimetrici, bilancia l'energia persa da una parte del sistema con quella guadagnata da un'altra.
CHAPTER 5
Formule Principali
Variazione di Entropia per un Riscaldamento/Cooling (sensibile):
Utilizzata per processi reversibili in cui una sostanza varia di temperatura.
Variazione di Entropia per una Transizione di Fase (fusione):
Nel caso dell'innesco della fusione, va combinata con il riscaldamento sia pre-fusione (ghiaccio) che post-fusione (acqua):
Entropia del Sistema Ambiente (es. Lago):
dove
Energia Potenziale (Salto o lavoro meccanico):
Calcolo dell’Energia da Combustione (per il saccarosio):
Moli richieste:
Massa di saccarosio:
Relazione Molarità–Moli:
Per trovare il numero di moli in una soluzione.
Relazione Moli–Massa:
Molalità della Soluzione:
Per ottenere la massa del solvente, sottrarre la massa del soluto (ottenuta da moli × massa molare) dalla massa totale della soluzione (densità × volume).
Legge di Raoult (Abbassamento della Tensione di Vapore):
Pressione osmotica:
Dove è il fattore di van’t Hoff (il numero di particelle in cui il soluto si dissocia), è la costante universale dei gas e la temperatura in Kelvin.
Bilancio di Equilibrio (ICE) – Caso Generico: Per una reazione del tipo
con concentrazione iniziale e variazione : - - - - Costante di Equilibrio:
Equilibri con Stechiometria Differente (es. ): Se il cambiamento è , allora:
Costante di Equilibrio:
Equilibrio per Acidi Deboli (es. Acido Acetico):
Per approssimazioni, se l’acido dissocia poco, si può stimare
Parametri Essenziali
Esercizio Ghiaccio e Lago
Massa del ghiaccio:
Temperature:
Iniziale del ghiaccio: = 263.15 K
Punto di fusione: = 273.15 K
Temperatura finale dell’acqua: = 288.15 K
Calori Specifici:
Ghiaccio:
Acqua:
Calore Latente di Fusione:
Massa Molare dell'Acqua:
Esercizio Saccarosio (salto)
Massa della persona:
Altezza del salto:
Accelerazione gravitazionale:
Energia Combustibile del saccarosio:
Massa Molare del saccarosio:
Rendimento Energetico: (ovvero )
Esercizio HNO₃
Volume della soluzione:
Molarità:
Massa Molare di HNO₃:
Esercizi con Soluzioni di NH₃
Caso 1:
Molarità:
Densità: (o )
Massa Molare di NH₃:
Caso 2 (frazione molare nota):
Frazione molare di NH₃: (quindi quella dell’acqua è )
Massa Molare dell’Acqua:
Densità:
Esercizio Legge di Raoult (Composto X)
Massa dell’acqua:
Massa del soluto X: (utilizzata per determinare la massa molare)
Tensione di vapore della soluzione:
Tensione di vapore dell’acqua pura al :
Esercizio Pressione Osmotica (K₂CO₃)
Molarità del sale:
Fattore di van’t Hoff:
Massa Molare di K₂CO₃:
Temperatura: = 313.15 K
Costante dei gas:
Esercizio Equilibrio PCl₅
Volume del recipiente:
Massa di PCl₅:
Massa Molare di PCl₅:
Costante di Equilibrio:
Reazione:
Esercizio Equilibrio CO + H₂O
Costante di Equilibrio:
Concentrazioni iniziali:
Esercizio Equilibrio N₂ + O₂
Reazione:
Costante di Equilibrio:
Volume:
Moli iniziali:
Esercizio pH per Acido Acetico
Concentrazione iniziale dell’acido:
pKa dell’acido acetico: (da cui si deduce )
Calcolo del pH:
Con queste formule e parametri principali hai tutti gli "ingredienti" per impostare ciascun esercizio: dall’analisi energetica e entropica, all’equilibrio chimico e agli aspetti delle soluzioni. Se desideri approfondire un esercizio specifico o se hai bisogno di ulteriori chiarimenti su come applicare queste relazioni, possiamo esplorare insieme i dettagli!
CHAPTER 6
1. Reazione Termochimica (energia libera di Gibbs)
Formula principale:
Condizione di equilibrio (o inversione di spontaneità): Ponendo si ottiene
Parametri:
Temperatura standard:
2. Calcolo del pH di una Base Debole (Chinina)
Relazioni fondamentali:
Per l’acido coniugato si usa:
Per la base (coniugata dell’acido) il legame è:
Equazione dell’equilibrio (approssimabile, se [base]₀):
Conversioni pH:
pOH:
pH:
Parametri:
Concentrazione della base chinina:
pKa dell’acido coniugato:
3. pH di una Soluzione di Cloruro d’Ammonio
Scheletro della reazione (dissociazione dell’ammonio):
Equazione di equilibrio per un acido debole (approssimazione):
Conversione pH:
Parametri:
Massa di :
Peso molare:
Volume della soluzione: (0,505 L)
Concentrazione risultante: circa
4. Soluzione Tampone Acido Acetico/Acetato
Formula di Henderson–Hasselbalch:
Reazioni utili:
Dissociazione:
Aggiunta di acido (HCl):
Aggiunta di base (NaOH):
Parametri:
Volume tampone:
Concentrazione di ciascuna componente iniziale: (quindi )
pKa dell’acido acetico:
Quantità aggiuntive (esempi):
HCl: a (0,002 mol)
NaOH: a (0,006 mol)
5. Aggiunta di Sale a una Soluzione di Acido Debole
Utilizzo dell’equazione di Henderson–Hasselbalch:
Determinazione iniziale di Ka (dall’pH):
Impostazione per la modifica del pH: Si aggiunge una quantità di sale in modo che:
Parametri:
Volume:
Concentrazione di HA iniziale: (quindi )
pH iniziale:
pH finale desiderato:
6. Tampone con Acetato di Sodio e Acido Acetico con Aggiunta di NaOH
Equazione di Henderson–Hasselbalch (modificata):
La reazione che regola il passaggio è:
Parametri iniziali:
Volume di acido acetico:
Concentrazione di CH₃COOH:
Acetato di sodio: con
pKa dell’acido acetico: circa
In aggiunta:
(b) Aggiunta di di NaOH (≈)
(c) Ulteriore aggiunta di di NaOH (≈)
7. Preparazione di un Tampone NH₃/NH₄Cl
Reazione:
Formula di Henderson–Hasselbalch per il sistema:
Bilancio delle moli: Se:
Dopo la reazione:
E l’equazione diventa:
Parametri:
[NH₃] =
[HCl] =
Volume totale desiderato:
pH target:
8. Preparazione di un Tampone Fosfato (per simulare il pH del sangue)
Sistema tampone scelto: Uso della coppia (secondo equilibrio di H₃PO₄).
Formula di Henderson–Hasselbalch:
Parametri:
Disponi di di a →
pH target: → Rapporto desiderato:
Moli necessarie di :
Massa da aggiungere:
CHAPTER 7
1. Reazione Acido–Base e Variazione del pH (HNO₂/NaOH + Aggiunta di HCl)
Calcolo delle moli:
NaOH: 5 mL di 1 M →
HNO₂: 100 mL di 0.1 M →
HCl: 2 mL di 0.1 M →
Reazioni coinvolte:
Prima:
(NaOH essendo limitante trasforma 0.005 mol di HNO₂, lasciando 0.005 mol HNO₂ e producendo 0.005 mol di NaNO₂.)
Dopo l’aggiunta di HCl, parte del NaNO₂ viene convertito in HNO₂.
Buffer e Henderson–Hasselbalch:
Da si ottiene: .
Nel sistema, il rapporto molare varia (per es. e dopo HCl) portando a una pH finale ≈ 3.31.
2. Determinazione della Concentrazione di HCl (pH 2.3) e Reazione con NH₃
Calcolo di [HCl] e moli:
Da → .
Con 250 cm³ (0.25 L): .
Dati per la base NH₃:
400 cm³ (0.4 L) di 0.01 M → .
Reazione:
Dopo la reazione: e .
Buffer (Henderson–Hasselbalch): Con →
(Rapporto ≈ 2.2 → pH ≈ 9.64)
3. Tampone a Base di Acido Ossalico (H₂A)
Passaggi della deprotonazione:
Prima deprotonazione:
Seconda deprotonazione (tampone):
Dati:
di 0.143 M → .
Buffer (secondo equilibrio):
Con , si ha .
Combinando la quantità di NaOH necessaria (somma delle moli per le due tappe) si ottiene: → Massa ≈ .
4. Solubilità di Ca₃(PO₄)₂
Equilibrio di dissoluzione:
Espressione di Kₚₛ: Se è la solubilità molare:
Dato: → .
5. Precipitazione di Ni(OH)₂ da NiSO₄
Equilibrio di dissoluzione:
Condizione di precipitazione:
Dati: e .
Si ricava: → e .
6. Decomposizione Termica dell’Acetaldeide
Legge della velocità (rate law):
Con dati sperimentali:
→
→
→
Osservazione: Raddoppiando la concentrazione il tasso quadrupla → ordine .
Costante:
7. Pila: Coppie Sn/Sn²⁺ e Br⁻/Br₂
Semireazioni e potenziali standard:
con
con
Potenziale della cella:
Reazione complessiva:
Diagramma di cella (semplificato):
8. Potenziale del Semielemento Rame in Soluzione di CuSO₄
Semireazione:
Equazione di Nernst (per n=2):
Con → .
9. FEM di una Pila Cu/Zn con Soluzioni di Concentrazione Non Standard
Semireazioni e potenziali standard:
con
con
Dati delle soluzioni:
Rame:
Zinco:
Applicando l’equazione di Nernst per ciascun semielemento e poi:
Risultato atteso: .
1. Reazioni di Trasformazione Sintetica
A. Sequenza con Riduzione e Reazioni di Ammissibilizzazione
Reagente riducente selettivo:
NaBH₃CN: Usato per la riduzione degli imini (reductive amination) in presenza di un acido lieve (H⁺).
Concetto chiave:
L’uso di NaBH₃CN permette di ridurre intermedi imminici in ammine senza ridurre gruppi carbonilici non attivati.
B. Acetalizzazione Ciclica di 5‑idrossi‑2‑esanone
Reazione:
Il 5‑idrossi‑2‑esanone reagisce in ambiente acido (H⁺) con un equivalente di metanolo (CH₃OH) per formare, tramite inviolamento dell’intermedio protonato, un acetale ciclico.
Punto chiave:
La formazione dell’acetale richiede la protonazione del gruppo carbonilico, l’attacco del metanolo e la successiva ciclizzazione intramolecolare (tra il gruppo –OH in posizione 5 e il carbonile).
C. Forme Enoliche Termodinamiche dei Carbonilici
Concetto:
La forma enolica termodinamica è quella che massimizza la stabilità grazie a eventuale coniugazione e formazione di legami intramolecolari (es. legame O–H···O=C).
Esempio di schema:
(La forma enolica “più stabile” si ottiene quando il doppio legame si estende a un sistema conjugato o porta a un interazione intramolecolare favorevole.)
D. Condensazioni Aldoliche e Deidratazioni
Condensazione aldolica (base o acidocatalizzata):
Fase 1 – Formazione del β‑idroxi‑carenone: Due molecole (es. di cicloesanone) si combinano dopo deprotonazione del sito α, formando un nuovo legame C–C.
Fase 2 – Deidratazione: Trattamento termico in ambiente acido porta all’eliminazione di H₂O, formando un enone (sistema α,β‑insaturo).
Punti chiave:
In presenza di base: formazione dell’enolato e accoppiamento;
Trattamento termico in H₂O, H⁺ induce l’eliminazione (deidratazione).
E. Reazioni con Base Forte e Lavorazioni Acido/Base
Sequenze “i) Base forte – ii) H₂O, H⁺”:
Queste condizioni indicano reazioni in due fasi (ad esempio, una sostituzione nucleofila seguita da protonazione o idrolisi) che possono interessare gruppi carbonilici o altri centri reattivi.
2. Reazioni di Condensazione e Trasformazione dei Derivati Carbonilici
A. Condensazione Aldolica – Caso Cicloesanone
Step iniziale:
Il cicloesanone forma un enolato (sotto influenza di base) che reagisce con un’altra molecola di cicloesanone.
Successivo trattamento:
Dopo la condensazione aldolica, il prodotto (β‑idroxi‑carenone) subisce eliminazione di H₂O (in ambiente acido e/o riscaldamento) per dare un enone coniugato.
B. Condensazione Aldolica – Secondo Schema
Reazione con specifiche condizioni:
Se si tratta di una condensazione “intra‑o intermolecolare”, il trattamento termico in ambiente acido porta tipicamente alla formazione di un doppio legame coniugato (dovuto alla deidratazione).
3. Sequenze Sintetiche Basate su Reazioni di Claisen
A. Claisen Condensation Inter‑molecolare
Reagenti tipici:
Es.: Etil butirrato in presenza di base forte (EtONa).
Principio:
Due molecole di estere si condensano per formare un β‑cheto estere, che può essere soggetto a idrolisi e/o decarbossilazione in ambiente acido.
Equazione schematica:
B. Claisen Intramolecolare
Funzione:
La condensazione intramolecolare porta alla formazione di un anello (tipicamente 5‑ o 6‑membri), utile per sintetizzare composti ciclici.
Step successivi:
L’idrolisi dell’intermedio e la successiva decarbossilazione portano al prodotto finale.
4. Reazioni Relative a Transformationi di Gruppi Funzionali Derivati dai Carbossilici
A. Formazione di Acetali e Derivati
Acetale Ciclico:
Partendo da un diidrossiacetonico (come nel caso del 5‑idrossi‑2‑esanone), in presenza di un alcol (es. CH₃OH) e H⁺ si forma un acetale ciclico.
Equazioni chiave:
Protonazione del carbonile → attacco dell’alcol → eliminazione di H₂O → ciclizzazione (formazione di un anello).
B. Trasformazioni Ossidative e Riduttive
Reagenti importanti:
CrO₃ in H₂O, H⁺: Ossidazione di stirene (→ acetofenone) o di altri carbonilici.
NaBH₄ o LiAlH₄: Riduzione dei gruppi carbonilici a alcoli.
C. Sequenze per la Sintesi di Derivati Acido–Carbossilici
Esempi di trasformazioni:
Conversione di acidi (o loro derivati) in anidridi, carbossilati, ammidi, o esteri.
Reazioni con reagenti quali CH₃OH, CH₃SH, HCl (per attivare o convertire il gruppo –COOH).
D. Nomenclatura degli Acidi
Esempi:
IUPAC: acido 2‑osso‑pentandioico
Classico: acido a‑cheto‑glutarico
Un altro esempio:
IUPAC: acido 3‑osso‑butanoico
Classico: acido –cheto‑butirrico o acido acetoacetico
5. Reazioni di Grignard e Lavorazioni Correlate
Preparazione del reagente Grignard:
Reazione di un alogenuro organico (es. R–Br) con Mg in etere (Et₂O) per formare R–MgBr.
Successivo trattamento:
Il reagente Grignard reagisce con un carbonile (aldeide, chetone o estere), seguito da acidificazione (H⁺) per formare un alcool.
6. Altre Trasformazioni Sintetiche
A. Riduzioni con LiAlH₄
Effetto:
Riduce i gruppi carbonilici (aldeidi, chetoni, esteri) a corrispondenti alcoli o alcooli primari.
B. Condensazioni di Claisen e Loro Dopo-Trattamenti
Passaggi chiave:
Formazione del β‑cheto estere (o simile intermedi) con base (EtONa)
Seguito da:
Idrolisi (H₃O⁺, H₂O)
Decarbossilazione termica (riscaldamento, H₃O⁺) per ottenere prodotti ciclici o semisintetici.
7. Aromaticità
Criteri di aromaticità:
Ciclicità, planarità e delocalizzazione di
elettroni π (regola di Hückel).4 n + 2
Indicazione:
Per stabilire se una molecola è aromatica, verificare se possiede un sistema planare e se il numero di elettroni π soddisfa la formula
(dove n è un intero).4 n + 2
8. Aspetti Stereochimici e Isomeria
Isomeria cis/trans e isomeria ottica:
Disegnare forme isomeriche (ad esempio, per l’1,3-dimetilcicloesano o l’1,4‑dimetilcicloesano) e individuare gli isomeri otticamente attivi (quelli privi di piano di simmetria) rispetto ai composti meso (simmetrici, non chirali).
Reazioni intramolecolari:
Possono condurre a prodotti “meso” se il sistema raggiunge una simmetria interna nonostante la presenza di centri chirali.
1. Determinazione della Massa Molare di un Gas (eucaliptolo)
Formula principale:
= densità del gas (g/L); quid d = 0.32 g / L R = 0.082 L a t m / ( m o l K ) in Kelvin: T = 190\,^\circ\mathrm{C} = 463.15\,\mathrm{K}T in atm:P convertiti in atm60 t o r r = 60 760 ≈ 0.079 a t m Risultato:
P M ≈ 154 g / m o l
2. Riscaldamento a Pressione Costante con Fuga di Gas
Relazione per un gas in condizioni di pressione costante: La quantità (numero di moli, e quindi massa) è proporzionale alla temperatura assoluta. Se si riscalda il gas permettendo che una parte sfugga per mantenere la pressione costante, il gas residuo segue:
Parametri:
m 1 = 32.5 g T_1 = 22\,^\circ\mathrm{C} = 295.15\,\mathrm{K}
T_2 = 212\,^\circ\mathrm{C} = 485.15\,\mathrm{K}
Calcolo:
Massa residua:
m 2 ≈ 32.5 × 295.15 485.15 ≈ 19.8 g Massa da liberare:
32.5 − 19.8 = 12.7 g
3. Reazione tra CO e O₂ in un Recipiente
Legge dei gas ideali:
Per l'O₂:
p = 15 a t m V = 250 m L = 0.25 L T = 40\,^\circ\mathrm{C} = 313.15\,\mathrm{K}
Per il CO:
p = 20 a t m V = 500 m L = 0.5 L T = 30\,^\circ\mathrm{C} = 303.15\,\mathrm{K}
Reazione:
L'ossigeno è il reagente limitante (qui
).n O 2 ≈ 0.146 m o l Quantità di CO usata: 0.292 mol (2×
); avanzo di CO:n O 2 0.402 m o l − 0.292 m o l = 0.11 m o l Moli totali dopo reazione:
n t o t = 0.292 + 0.11 = 0.402 m o l Pressione totale nel recipiente (Volume
, T = 25 °C=298.15 K):V = 850 m L = 0.85 L
Frazioni molari e pressioni parziali:
→x C O 2 = 0.292 0.402 ≈ 0.727 P C O 2 ≈ 0.727 × 11.6 ≈ 8.4 a t m →x C O = 0.11 / 0.402 ≈ 0.273 P C O ≈ 0.273 × 11.6 ≈ 3.2 a t m
4. Confronto dei Punti di Ebollizione
Fattori determinanti:
Polarità e tipo di interazioni intermolecolari (dipolo–dipolo, induzione, legami deboli)
Massa molare
Esempi:
a) PF₃ vs. PCl₃: PCl₃ ha forza intermolecolare maggiore, quindi punto di ebollizione più alto.
b) SO₂ vs. CO₂: SO₂ è polare (forma angolare) mentre CO₂ è lineare e non polare → SO₂ ha ebollizione più alta.
c) AsF₃ vs. AsF₅: AsF₃ (piramidale, polare) ha punto di ebollizione superiore rispetto ad AsF₅ (bipiramidale, simmetrico e meno polarizzato).
5. Lavoro in Espansione Isoterma
Formula per espansione contro una pressione esterna costante:
Parametri:
n = 1 mole, T = 300 K
Calcolo del volume iniziale (usando
):V = n R T P Iniziale:
(con pressione interna di 2 bar opportunamente convertita)V i ≈ 12.46 L
Volume finale
→V f = 15 L Δ V = 15 − 12.46 = 2.54 L Pressione esterna:
(convertire 1 bar ≈p ext = 1.5 b a r )10 5 P a
Risultato:
W ≈ − 381 J
6. Primo Principio della Termodinamica
Formula:
Parametri:
(calore assorbito)q = + 701 J (lavoro compiuto dal sistema)w = − 394 J
Risultato:
Δ U = + 307 J
7. Espansione Isoterma nel Vuoto (Espansione Libera)
Caratteristiche:
Espansione nel vuoto →
p ext = 0 Lavoro:
w = 0 Processo isotermo →
e quindiΔ U = 0 q = 0
8. Riscaldamento di un Solido (Calore Specifico del Rame)
Formula:
Parametri:
q = 10 c a l m = 4 g C_p\,(\mathrm{Cu}) = 0.0921\,\mathrm{cal/(g\,^\circ C)}
Temperatura iniziale: 20\,^\circ\mathrm{C}
Calcolo:
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