FORMULE ESERCIZI CHIMICA

CHAPTER 1

1. Conversione di Unità (velocità)

  • Obiettivo: Convertire 65 km/h in m/s.

  • Formula:

(m/s)=(km/h)×1000  m3600  s0.2778m/s per km/h
  • Parametro: 65 km/h → 65×0.277818m/s.

2. Massa Molecolare/Molare di Composti Inorganici

Bicromato di Potassio, K₂Cr₂O₇

  • Atomica: – Potassio (K): 39 g/mol – Cromo (Cr): 52 g/mol – Ossigeno (O): 16 g/mol

  • Calcolo:

MK2Cr2O7=2(39)+2(52)+7(16)=78+104+112=294g/mol

Calcio cloruro diidrato, CaCl₂·2H₂O

  • Atomica: – Calcio (Ca): 40 g/mol – Cloro (Cl): 35.5 g/mol – Ossigeno (O): 16 g/mol – Idrogeno (H): 1 g/mol

  • Calcolo:

MCaCl22H2O=40+2(35.5)+2(2(1)+16)=40+71+2(18)=40+71+36=147g/mol

3. Numero di Moli e Molecole

Per il NaCl

  • Dato: M( NaCl ) = 58.5 g/mol.

  • Calcolo del numero di moli in 1 g:

n=1g58.5g/mol1.7×102mol
  • Molecole:

N=n×NA1.7×102mol×6.022×10231.02×1022molecole

4. Massa di Elementi in un Idrato (NiSO₄·7H₂O)

  • Dato: M( NiSO₄·7H₂O ) ≈ 280.8 g/mol.

  • Numero di moli in 1 g:

n=1g280.8g/mol3.56×103mol
  • Elementi:

    • Ni:  mNi=3.56×103mol×58.7g/mol0.209g

    • S:  mS=3.56×103mol×32.1g/mol0.114g

    • O: (presenti in 4 O in lo ione solfato + 7×1 O nelle acque → 11 atomi totali) mO=3.56×103mol×11×16g/mol0.627g

    • H: (7×2 = 14 atomi)  mH=3.56×103mol×14×1g/mol0.05g

5. Analisi di una Miscela AgCl/AgBr

  • Dati: – AgCl: M = 143.3 g/mol – AgBr: M = 187.8 g/mol – La miscela contiene in totale 5.986×10⁻³ mol di Ag, in 1 g.

  • Sistema: Sia x (g di AgCl) e y (g di AgBr) con:

x143.3+y187.8=5.986×103molex+y=1g
  • Risultato (approssimato):  x0.4g (40% di AgCl) – y0.6g (60% di AgBr)

6. Calcolo della Massa Molare del Cloro (Campione Naturale)

  • Dati isotopici: – Cl‑35: 5.807×10⁻²³ g (75.77%) – Cl‑37: 6.139×10⁻²³ g (24.23%)

  • Media pesata:

matomo=0.7577(5.807×1023)+0.2423(6.139×1023)5.887×1023g
  • Massa molare:

M=matomo×6.022×102335.45g/mol

7. Analisi dell’Urea (Formula Empirica)

  • Dati: – Totale urea analizzata: 25 mg – Massa di C: 5.0 mg; N: 11.68 mg; O: 6.65 mg; il resto è H.

  • Conversione in moli:

n(C)5.0×103g124.17×104mol
n(N)11.68×103148.34×104mol
n(O)6.65×103164.16×104mol

– Il resto di massa corrisponde a H, ottenendo circa 4.0× la quantità del più piccolo valore.

  • Rapporto minimo:  C:N:O:H1:2:1:4

  • Formula empirica (corretta per l’urea):  CH4N2O (che corrisponde a (NH₂)₂CO).

8. Energia di un Fotone (Onde Elettromagnetiche)

Per λ = 2.5 µm

  • Dati:  λ=2.5×106 m – c=3.0×108  m/s  h=6.63×1034  J\cdotps

  • Calcolo: – Frequenza:

ν=cλ3.0×1082.5×106=1.2×1014Hz

– Energia:

E=hν6.63×1034J\cdotps×1.2×1014Hz7.96×1020J

Energia Molare per la riga D del Sodio (λ = 589 nm)

  • Dati:  λ=589×109m  ν=3.0×108589×1095.1×1014Hz

  • Calcolo: – Energia per fotone:

Eat=6.63×1034J\cdotps×5.1×1014Hz3.38×1019J

– Energia molare:

Emol3.38×1019J×6.022×1023mol1203kJ/mol

9. Energia in Assorbimento/Emissione dalla Clorofilla

  • Concetto: – La clorofilla assorbe fotoni a 460 nm e ne emette a 600 nm.

  • Calcolo per fotone: – Frequenze:

ν460=3.0×108460×109,ν600=3.0×108600×109

– Energia per fotone:

E=h(ν460ν600)
  • Per una mole di fotoni: – Moltiplica per NA.

  • Ulteriori dati sintetici: – La differenza d’energia netta (dopo emissione) viene impiegata per sintetizzare glucosio (218 kJ/mol) con resa del 37%; il calcolo porta a una sintesi di circa 0.102 mol (circa 18 g di glucosio per moli).

Nota: Il calcolo completo richiede la differenza tra E(460nm) ed E(600nm) convertita in kJ/mol e la considerazione dell’efficienza del 37%.

10. Effetto Fotoelettrico

  • Dati: – Velocità dell’elettrone: 2.2×10³ km/s = 2.2×10⁶ m/s – Massa elettrone: 9.0×1031kg – Frequenza soglia (cutoff): ν0=1.0×1015Hz

  • Calcoli:

    • Energia cinetica dell’elettrone:

Ek=12mv2

(con v=2.2×106m/s, si ottiene Ek2.18×1018J)

  • Energia minima del fotone per l’emissione:

Etot=hν0+Ek
  • Frequenza del fotone incidente:

ν=Etoth4.3×1015Hz

Questi “mattoni” includono:

  • Le conversioni di unità (km/h → m/s)

  • Le formule per il calcolo della massa molecolare, numero di moli e molecole

  • Le procedure per determinare la composizione elementare in idrati e miscele

  • Le relazioni di base per la legge dei gas e la legge di Planck (energia dei fotoni)

  • I concetti fondamentali relativi all’effetto fotoelettrico

chapter 2

1. Numeri Quantici e Configurazione Elettronica

  • Numeri quantici: – Per ogni elettrone, i numeri quantici sono:   • n (principale)   • l (angolare, da 0 a n1)   • m (magnetico, valori interi da l a +l)   • ms (spin, ±1/2) – Esempio:   • In un orbitale 5d, l=2  m=2,1,0,+1,+2; quindi NON “qualsiasi valore intero inferiore a 5”. – Massimo numero di elettroni per un dato n:   • 2n2   (Esempio: per n=3, massimo 2×9=18 elettroni.)

  • Affinamenti: – Un'affermazione come “l'insieme n=3,l=0,m=1,ms=12” è chiaramente impossibile perché per l=0 il valore di m può essere solo 0. – Per n=3 è corretto affermare che esistono molteplici combinazioni con ms=+12; ad esempio, se calcoli la somma degli orbitali (2, 6, 10 elettroni in s, p, d rispettivamente) il totale coincide con il limite massimo.

2. Energia degli Orbitali dell'Atomo di Idrogeno

  • Formula fondamentale:

En=Cn2

dove C è una costante (per idrogeno C13.6eV).

  • Differenze di energia: – La differenza tra due livelli ni e nf è:

ΔE=EfEi=Cnf2+Cni2
  • Relazione per i passaggi dell’idrogeno: – Con E1:43, E2:32, E3:21 si ottiene che gli scarti energetici aumentano quando n diminuisce, perciò E3>E2>E1.

3. Configurazioni Elettroniche

  • Bromo (Z = 35):

Br: 1s22s22p63s23p64s23d104p5
  • Cu (Z = 29): – La configurazione corretta è:

Cu: [Ar]4s13d10
  • Fe²⁺ (Z = 26): – Partendo da Fe ([Ar]4s23d6) la perdita degli elettroni avviene preferenzialmente dalla shell 4s, dunque:

Fe2+:[Ar]3d6

4. Energia Reticolare

  • Confronto tra MgO e MgS: – Nel MgO gli ioni O²⁻ sono più piccoli di S²⁻ (nel MgS) – Una distanza ionica minore provoca una maggiore attrazione elettrostatica, perciò l’energia reticolare di MgO è maggiore (più favorevole) rispetto a quella di MgS.

5. Strutture di Lewis e Geometrie Molecolari (VSEPR)

Molecole semplici:

  • Metano, CH₄: – Tipo: AX₄ – Geometria: Tetraedrica con angolo di legame circa 109.5°.

  • Ammoniaca, NH₃: – Tipo: AX₃E₁ – Geometria: Piramidale trigonale, angolo ~107.5° (a causa della repulsione della coppia solitaria).

  • Acqua, H₂O: – Tipo: AX₂E₂ – Geometria: Angolare (a V), con angolo ~104.5°.

  • Formaldeide, CH₂O: – Tipo: AX₃ – Geometria: Trigonale planare, angoli di 120°.

  • Anidride carbonica, CO₂: – Tipo: AX₂ – Geometria: Lineare, angolo 180°.

Molecole più complesse:

  • SOCl₂: – Tipicamente di tipo AX₃E, forma una struttura piramidale trigonale (gli angoli sono inferiori a 109.5°).

  • Carbonato, CO₃²⁻: – Totale di 24 elettroni di valenza – Geometria: Trigonale planare, con ibridazione sp².

  • Fosfato, PO₄³⁻: – Totale 32 elettroni di valenza – Geometria: Tetraedrica, ibridazione sp³.

  • XeF₄: – Totale 36 elettroni – Geometria: Quadrata, ibridazione sp³d²; la molecola è non polare.

  • IF₅: – Totale 42 elettroni – Tipo: AX₅E₁ (con una coppia solitaria) – Geometria: Piramidale a base quadrata.

6. Ibridazione negli Atomi di Carbonio

  • Linee guida generali: – Nei composti saturi (solo legami singoli) il carbonio è sp³. – Nei composti con doppi legami il carbonio è sp². – Nei composti con tripli legami il carbonio è sp.

  • Esempi pratici: – In C₂H₄ (etilene) ogni C è sp² (forma planare). – In strutture miste, è necessario assegnare l’ibridazione in base al tipo (sp² per i carboni con doppi legami, sp³ per quelli saturi).

7. Affermazioni da Verificare

  • Esempi dal quiz: – L'affermazione “il raggio atomico aumenta lungo il periodo” è errata (solitamente diminuisce lungo un periodo). – L’uso corretto dei numeri quantici e la regola 2n² per il numero massimo di elettroni.

8. Altri Concetti (Riassunti Vari)

  • Energia degli orbitali di idrogeno:  E=Cn2 – Maggiore la differenza d’energia tra livelli bassi (es. n=21rispetto a n=43).

  • Configurazioni elettroniche e raggruppamenti degli elettroni: – Utilizzo di notazioni tipo [Ar] per rappresentare elettroni interni.

  • Comportamento delle molecole e VSEPR: – L’angolo di legame è influenzato dalla presenza di coppie solitarie che aumentano la repulsione.


CHAPTER 3

1. Analisi Combustione e Determinazione della Formula Molecolare (Dieldrin)

  • Dati iniziali:

    • Campione di dieldrin: 1,510 g

    • Produzione di CO₂: 2,094 g

    • Produzione di H₂O: 0,286 g

    • Massa molare nota ≈ 381 g/mol

    • Condizione “numero di atomi di Cl = ½ (numero di atomi di C)”

  • Formule chiave:

    • Carbonio:  nC=massa CO2MCO2 (1 mole di CO₂ contiene 1 atomo di C)

    • Idrogeno:  nH=2massa H2OMH2O

    • Determinazione di O: Massa dell’ossigeno nel campione = massa campione – (massa C + massa Cl + massa H)  nO = (massa O) / 16

    • Condizione aggiuntiva:  nCl=12nC

  • Risultato atteso: Con nC0.048 mol e ndieldrin0.004 mol, il rapporto porta a 12 atomi di C, 8 atomi di H, 6 atomi di Cl e 1 atomo di O, ovvero la formula molecolare

C12H8Cl6O

2. Sintesi di Fosfato di Calcio a Partire da CaCl₂

  • Dati iniziali:

    • Massa di CaCl₂ = 10 g, MCaCl2=111g/mol

    • Equazione bilanciata:

3CaCl2+2Na3PO4Ca3(PO4)2+6NaCl
  • MCa3(PO4)2=310g/mol

  • Passaggi essenziali:

    • Calcola le moli di CaCl₂:  nCaCl2=10g111g/mol0.09mol

    • Rapporto stechiometrico: 3 mol CaCl₂ → 1 mol Ca₃(PO₄)₂  nCa3(PO4)20.093=0.03mol

    • Massa di Ca₃(PO₄)₂:  m=0.03mol×310g/mol=9.3g

3. Combustione del Decaborano (B₁₀H₁₄)

  • Dati:

    • MB10H14=122.1g/mol

    • Reazione:

B10H14+11O25B2O3+7H2O
  • 1 mole di decaborano richiede 11 mol O₂ (massa O₂: 11×32=352g)

  • Calcolo percentuale:

    • Massa totale reagenti = 122.1g+352g=474.1g

    • Percentuale in massa di B₁₀H₁₄:

%=122.1474.1×10025.8%

4. Strutture di Lewis, Geometria e Ibridazione

  • Carbonato, CO₃²⁻:

    • Geometria: Trigonale planare

    • Ibridazione del C: sp²

  • Monossido di Carbonio, CO:

    • Struttura con legame triplo (con una coppia di elettroni remanti)

  • XeF₄:

    • Geometria: Planare a base quadrata

    • Ibridazione del Xe: sp³d²

    • Molecola non polare

  • POCl₃:

    • Geometria: Tetraedrica attorno al fosforo

    • Ibridazione del P: sp³

  • Associare l’ibridazione nei composti organici:

    • Identificare atomi sp² (presenti in doppi legami o gruppi aromatici) e sp³ (carboni saturi) in base ai sostituenti.

5. Calcolo del Volume di un Palloncino in Condizioni Variabili

  • Dati:

    • Condizioni iniziali: V1=2.04L, P1=730mmHg, T_1 = 20\,^\circ\mathrm{C} (≈293.15 K)

    • Condizioni finali: P2=1510mmHg, T_2 = 5\,^\circ\mathrm{C} (≈278.15 K)

  • Formula (Legge dei Gas Combinata):

V2=V1P1T2P2T1
  • Risultato atteso:  V20.94L

6. Determinazione della Massa Molare del Benzene

  • Dati:

    • Massa di benzene: 0,324 g

    • Volume: 250 mL (0,25 L)

    • Temperatura: 60\,^\circ\mathrm{C} (≈333.15 K)

    • Pressione: 0,454 atm

    • Costante: R=0.082Latm/(molK)

  • Formula (Legge dei Gas Ideali):

pV=mMRTM=mRTpV
  • Risultato atteso:  M78g/mol (valore tipico del benzene)

7. Determinazione di x nell’Ossido di Osmio (OsOₓ)

  • Dati:

    • Massa di OsOₓ: 1,509 g

    • Volume dopo vaporizzazione: 235 mL (0,235 L)

    • Temperatura: 200 °C (≈473.15 K)

    • Pressione: 745 torr (≈745/760 atm)

    • M(Os)=190.2g/mol, M(O)=16g/mol

  • Formula:

Mossido=mRTVpeMossido=MOs+x16
  • Risultato:  Mossido254.2g/mol  x254.2190.216=4

8. Gas N₂ Umido: Pressioni Parziali e Temperatura

  • Dati:

    • Volume totale: 1418 mL (1,418 L)

    • Pressione totale: 745 torr

    • Massa N₂: 1,573 g (MM=28 g/mol) → n(N2)0.056mol

    • Massa H₂O: 0,02605 g (MM=18 g/mol) → n(H2O)0.00145mol

  • Calcoli:

    • Fractions:  XN20.0560.057650.975  XH2O0.025

    • Pressioni parziali:  PN20.975×745726.4torr  PH2O0.025×74518.6torr

    • Temperatura (usando pV=nRT):  T=pVnR294.45K (≈21.3 °C)

9. Miscela Eliox: Calcolo della Pressione Parziale di O₂

  • Dati:

    • Miscela al 92,3% di O₂ in massa

    • Supponendo 100 g di miscela:

      • Massa di O₂: 92.3g  n(O2)92.3322.88mol

      • Massa di He: 7.7g  n(He)7.741.93mol

    • Moli totali ≈ 4.81 mol →  XO22.88/4.810.6

    • Pressione atmosferica: 730 torr

  • Calcolo:

PO2=XO2×730torr0.6×730438torr

10. Reazione di Acido con Metalli: Zn e Al con HCl per la Produzione di H₂

  • Dati:

    • Massa totale della miscela: 4,2 g

    • Reazioni:

      • Zn + 2 HCl → ZnCl₂ + H₂  (mol ratio Zn/H₂ = 1:1)

      • Al + 4 HCl → AlCl₄ + 2 H₂  (mol ratio Al/H₂ = 1:2)

    • Misurazione: 6,8 L di H₂ a 450 torr e 25 °C → n(H2)0.165mol

  • Sistema di equazioni:

    • x+2y=0.165 (x = moli Zn, y = moli Al)

    • 65.4x+27y=4.2g

  • Risultati attesi:  x0.038mol (Zn → 2,5 g)  y0.064mol (Al → 1,7 g)

11. Analisi di Combustione e Bilanciamento (Esercizi Organici e Inorganici)

  • Combustione e analisi per determinare la formula: Utilizza le relazioni già viste (CO₂ per C, H₂O per H, bilancio di massa per O e Cl) per risalire alla formula molecolare.

  • Reazioni di sintesi, conversioni e trasformazioni:

    • Le operazioni che riguardano reazioni di condensazione, idrolisi, riduzioni e ossidazioni si basano sulle leggi dei gas (pV=nRT), sul principio di conservazione della massa e sulle reazioni stechiometriche fornite.

CHAPTER 4

Formule Principali

  • Prima Legge della Termodinamica • ΔU = q + w (La variazione di energia interna equivale al calore fornito più il lavoro compiuto sul sistema)

  • Calore da Fonte Elettrica • q = P · t (Utilizza P in watt [J/s] e t in secondi)

  • Lavoro a Pressione Costante • w = – Pₑₓₜ · ΔV (Assicurati di convertire pressione e volume in unità SI se necessario)

  • Calorimetria (variazione di temperatura) • q = m · cₚ · ΔT  con ΔT = T_finale – T_iniziale

  • Legge dei Gas Ideali e Lavoro Isoterma • V = n · R · T / P • In un processo isoterma reversibile:   w = – n · R · T · ln(V_f/V_i) (Per un gas ideale in un processo isoterma, ΔU = 0, dunque q = –w)

  • Calcolo del Numero di Moli • n = m / M (Massa divisa per la massa molare)

  • Conversione di Energia Cinetica in Aumento di Temperatura • KE = ½ m · v² • ΔT = (KE) / (m · cₚ) (Utilizzata per quantificare l'incremento di temperatura dovuto a una variazione dell'energia cinetica)

  • Entalpia a Pressione Costante • ΔH = ΔU + Δn_gas · R · T (Qui Δn_gas è la variazione del numero di moli nelle specie gassose)

  • Variazione di Entropia • ΔS = q_rev / T (Per processi reversibili) • Per cambi di stato (es. fusione, vaporizzazione): ΔS = ΔH_transition / T

Parametri Chiave e Fattori di Conversione

  • Costante dei Gas (R)

    • In unità SI: 8.314 J/(mol·K)

    • In unità L·atm: 0.0821 L·atm/(mol·K)

  • Conversione di Pressione

    • 1 atm = 101325 Pa

    • (Esempio: pressione data 0.975 atm)

  • Conversione del Tempo

    • 1 minuto = 60 secondi

  • Conversione del Volume

    • 1 m³ = 1000 L

    • (Utilissima per convertire L → m³ nei calcoli di lavoro)

  • Conversione della Temperatura

    • T (K) = T (°C) + 273.15

    • (Ricorda di usare sempre i Kelvin nelle equazioni termodinamiche)

  • Conversione delle Unità Energetiche

    • 1 W = 1 J/s

    • 1 cal ≈ 4.18 J

    • 1 kcal = 1000 cal

  • Calcolo delle Moli (Esempi di Massa Molare)

    • Ferro (Fe): 55.8 g/mol

    • Acqua (H₂O): 18 g/mol

    • Metano (CH₄): 16 g/mol

    • (Utilizza la massa molare specifica per ogni sostanza)

  • Calore Specifico (Esempi)

    • Rame (Cu): 0.0921 cal/(g·°C)

    • Etanolo: 2.42 J/(g·°C)

    • Magnesio (Mg): 1.024 J/(g·°C)

    • Acqua (H₂O): circa 4.18–4.184 J/(g·°C)

    • Piombo (Pb): 129.8 J/(kg·K)

  • Entalpie e Transizioni di Stato

    • Combustione del glucosio: ~673 kcal/mol (circa 2800 kJ/mol)

    • Combustione del metano: ΔH ≈ -890 kJ/mol

    • Combustione dell’acido stearico: ΔU ≈ -11326 kJ/mol   (con uso del termine Δn_gas · R · T per passare a ΔH)

    • Fusione (fusione del ghiaccio): ΔH_fus ≈ 6 kJ/mol

    • Vaporizzazione dell’acqua: ΔH_vap ≈ 44 kJ/mol

  • Ulteriori Note

    • Nei processi in cui le variazioni di volume interessano solo le specie gassose, considera solo queste per il calcolo del lavoro.

    • Nei problemi calorimetrici, bilancia l'energia persa da una parte del sistema con quella guadagnata da un'altra.




CHAPTER 5

Formule Principali

  1. Variazione di Entropia per un Riscaldamento/Cooling (sensibile):

ΔS=mcln ⁣(TfTi)

Utilizzata per processi reversibili in cui una sostanza varia di temperatura.

  1. Variazione di Entropia per una Transizione di Fase (fusione):

ΔSfus=nΔHfusTtransizione

Nel caso dell'innesco della fusione, va combinata con il riscaldamento sia pre-fusione (ghiaccio) che post-fusione (acqua):

ΔStotale=mcghiaccioln ⁣(273.15263.15)+mMH2OΔHfus273.15+mcacqualn ⁣(288.15273.15)
  1. Entropia del Sistema Ambiente (es. Lago):

ΔSlago=qlagoTlago

dove

qlago=qghiaccio
  1. Energia Potenziale (Salto o lavoro meccanico):

Epot=mgh
  1. Calcolo dell’Energia da Combustione (per il saccarosio):

    • Moli richieste:

nsacc=EpotηΔGcombustione
  • Massa di saccarosio:

msacc=nsaccMsacc
  1. Relazione Molarità–Moli:

n=M×V

Per trovare il numero di moli in una soluzione.

  1. Relazione Moli–Massa:

m=n×Mmol
  1. Molalità della Soluzione:

msol=moli di solutomassa del solvente (kg)

Per ottenere la massa del solvente, sottrarre la massa del soluto (ottenuta da moli × massa molare) dalla massa totale della soluzione (densità × volume).

  1. Legge di Raoult (Abbassamento della Tensione di Vapore):

Psol=XsolventePsolvente0
  1. Pressione osmotica:

π=iMRT

Dove i è il fattore di van’t Hoff (il numero di particelle in cui il soluto si dissocia), R è la costante universale dei gas e Tla temperatura in Kelvin.

  1. Bilancio di Equilibrio (ICE) – Caso Generico: Per una reazione del tipo

AB+C,

con concentrazione iniziale [A]0 e variazione x: - [A]eq=[A]0x - [B]eq=x - [C]eq=x - Costante di Equilibrio:

Kc=[B]eq[C]eq[A]eq
  1. Equilibri con Stechiometria Differente (es. N2+O22NO): Se il cambiamento è x, allora:

    • [N2]eq=[N2]0x

    • [O2]eq=[O2]0x

    • [NO]eq=2x

    • Costante di Equilibrio:

Kc=[NO]2[N2][O2]
  1. Equilibrio per Acidi Deboli (es. Acido Acetico):

Ka=[CH3COO][H3O+][CH3COOH]

Per approssimazioni, se l’acido dissocia poco, si può stimare

[H3O+]KaC0epH=log([H3O+])

Parametri Essenziali

Esercizio Ghiaccio e Lago

  • Massa del ghiaccio: 1kg

  • Temperature:

    • Iniziale del ghiaccio: 10C = 263.15 K

    • Punto di fusione: 0C = 273.15 K

    • Temperatura finale dell’acqua: 15C = 288.15 K

  • Calori Specifici:

    • Ghiaccio: cghiaccio=2220J/(kg\cdotpK)

    • Acqua: cacqua=4186J/(kg\cdotpK)

  • Calore Latente di Fusione:  ΔHfus,m=6000J/mol

  • Massa Molare dell'Acqua:  M(H2O)=18g/mol

Esercizio Saccarosio (salto)

  • Massa della persona: 80kg

  • Altezza del salto: 2m

  • Accelerazione gravitazionale: g=9.8m/s2

  • Energia Combustibile del saccarosio:  ΔGcombustione=5796kJ/mol

  • Massa Molare del saccarosio:  Msacc=342g/mol

  • Rendimento Energetico:  30% (ovvero 0.30)

Esercizio HNO₃

  • Volume della soluzione: 5.0dm3=5.0L

  • Molarità: 1.55×102M

  • Massa Molare di HNO₃: 63g/mol

Esercizi con Soluzioni di NH₃

  • Caso 1:

    • Molarità: 8.02M

    • Densità: 0.89g/mL (o 890g/L)

    • Massa Molare di NH₃: 17g/mol

  • Caso 2 (frazione molare nota):

    • Frazione molare di NH₃: 0.159 (quindi quella dell’acqua è 0.841)

    • Massa Molare dell’Acqua: 18g/mol

    • Densità: 0.89g/mL

Esercizio Legge di Raoult (Composto X)

  • Massa dell’acqua: 200g

  • Massa del soluto X: 15.6g (utilizzata per determinare la massa molare)

  • Tensione di vapore della soluzione: 4.512mmHg

  • Tensione di vapore dell’acqua pura al 0C: 4.62mmHg

Esercizio Pressione Osmotica (K₂CO₃)

  • Molarità del sale: 0.5M

  • Fattore di van’t Hoff: i=3

  • Massa Molare di K₂CO₃: 138.2g/mol

  • Temperatura: 40C = 313.15 K

  • Costante dei gas: R=0.082L\cdotpatm/(mol\cdotpK)

Esercizio Equilibrio PCl₅

  • Volume del recipiente: 1L

  • Massa di PCl₅: 10.26g

  • Massa Molare di PCl₅: 208.24g/mol

  • Costante di Equilibrio: Kc=2.3×103

  • Reazione:

PCl5(g)PCl3(g)+Cl2(g)

Esercizio Equilibrio CO + H₂O

  • Costante di Equilibrio: Kc=5.06

  • Concentrazioni iniziali:

    • [CO]=0.1M

    • [H2O]=0.2M

    • [CO2]=1M

    • [H2]=0.5M

Esercizio Equilibrio N₂ + O₂

  • Reazione:

N2(g)+O2(g)2NO(g)
  • Costante di Equilibrio: Kc=1.10×105

  • Volume: 10L

  • Moli iniziali:

    • nN2=0.014mol

    • nO2=0.214mol

Esercizio pH per Acido Acetico

  • Concentrazione iniziale dell’acido: 0.05M

  • pKa dell’acido acetico: 4.733 (da cui si deduce Ka1.85×105)

  • Calcolo del pH:

pH=log([H3O+])con[H3O+]KaC0

Con queste formule e parametri principali hai tutti gli "ingredienti" per impostare ciascun esercizio: dall’analisi energetica e entropica, all’equilibrio chimico e agli aspetti delle soluzioni. Se desideri approfondire un esercizio specifico o se hai bisogno di ulteriori chiarimenti su come applicare queste relazioni, possiamo esplorare insieme i dettagli!


CHAPTER 6

1. Reazione Termochimica (energia libera di Gibbs)

  • Formula principale:

ΔG=ΔHTΔS
  • Condizione di equilibrio (o inversione di spontaneità): Ponendo ΔG=0 si ottiene

T=ΔHΔS
  • Parametri:

    • ΔH=572kJ  (572000J)

    • ΔS=179J/K

    • Temperatura standard: T=298K

2. Calcolo del pH di una Base Debole (Chinina)

  • Relazioni fondamentali:

    • Per l’acido coniugato si usa:

Ka=10pKa
  • Per la base (coniugata dell’acido) il legame è:

Kb=KwKacon Kw=1014
  • Equazione dell’equilibrio (approssimabile, se x [base]₀):

x2Cxx2C=Kboppurex2=KwCKa
  • Conversioni pH:

    • pOH: pOH=log[OH]

    • pH: pH=14pOH

  • Parametri:

    • Concentrazione della base chinina: C=0.02M

    • pKa dell’acido coniugato: 8.52

3. pH di una Soluzione di Cloruro d’Ammonio

  • Scheletro della reazione (dissociazione dell’ammonio):

NH4++H2ONH3+H3O+
  • Equazione di equilibrio per un acido debole (approssimazione):

x2Cxx2C=KaconKa=KwKb
  • Conversione pH:  pH=log[H3O+]

  • Parametri:

    • Massa di NH4Cl: 10g

    • Peso molare: 53.5g/mol

    • Volume della soluzione: 505cm3 (0,505 L)

    • Concentrazione risultante: circa 0.37M

    • Kb(NH3)=1.85×105

    • Kw=1014

4. Soluzione Tampone Acido Acetico/Acetato

  • Formula di Henderson–Hasselbalch:

pH=pKa+log([Base (acetato)][Acido (acetico)])
  • Reazioni utili:

    • Dissociazione:

CH3COOHCH3COO+H+
  • Aggiunta di acido (HCl):

CH3COO+H+CH3COOH
  • Aggiunta di base (NaOH):

CH3COOH+OHCH3COO+H2O
  • Parametri:

    • Volume tampone: 200mL

    • Concentrazione di ciascuna componente iniziale: 0.1M (quindi n=0.02mol)

    • pKa dell’acido acetico: 4.7

    • Quantità aggiuntive (esempi):

      • HCl: 10mL a 0.2M (0,002 mol)

      • NaOH: 20mL a 0.3M (0,006 mol)

5. Aggiunta di Sale a una Soluzione di Acido Debole

  • Utilizzo dell’equazione di Henderson–Hasselbalch:

pH=pKa+log([Base (sale NaA)][Acido HA residuo])
  • Determinazione iniziale di Ka (dall’pH):

    • [H3O+]=104.5

Ka=[H3O+]2[HA]
  • pKa=log(Ka)

  • Impostazione per la modifica del pH: Si aggiunge una quantità nNaA di sale in modo che:

pH desiderato=pKa+log(nNaAnHA(iniziali))
  • Parametri:

    • Volume: 1L

    • Concentrazione di HA iniziale: 0.15M (quindi nHA=0.15mol)

    • pH iniziale: 4.5

    • pH finale desiderato: 8.8

6. Tampone con Acetato di Sodio e Acido Acetico con Aggiunta di NaOH

  • Equazione di Henderson–Hasselbalch (modificata):

pH=pKa+log(nacetatonacido)

La reazione che regola il passaggio è:

CH3COOH+NaOHCH3COO+H2O
  • Parametri iniziali:

    • Volume di acido acetico: 250mL

    • Concentrazione di CH₃COOH: 0.15M nacido0.038mol

    • Acetato di sodio: 4.95g con MM=82.03g/mol nacetato0.06mol

    • pKa dell’acido acetico: circa 4.73

    In aggiunta:

    • (b) Aggiunta di 82mg di NaOH (≈2×103mol)

    • (c) Ulteriore aggiunta di 1.44g di NaOH (≈0.036mol)

7. Preparazione di un Tampone NH₃/NH₄Cl

  • Reazione:

NH3+HClNH4Cl
  • Formula di Henderson–Hasselbalch per il sistema:

pH=pKa(NH4+)+log([NH3][NH4+])
  • Bilancio delle moli: Se:

    • nNH3=[NH3]Vb

    • nHCl=[HCl]Va

    Dopo la reazione:

    • nNH3residuo=nNH3nHCl

    • nNH4Cl=nHCl

    E l’equazione diventa:

pH=pKa+log(nNH3nHClnHCl)
  • Parametri:

    • [NH₃] = 0.089M

    • [HCl] = 0.121M

    • Volume totale desiderato: 200mL

    • pKa(NH4+)9.3

    • pH target: 8.8

8. Preparazione di un Tampone Fosfato (per simulare il pH del sangue)

  • Sistema tampone scelto: Uso della coppia NaH2PO4/Na2HPO4 (secondo equilibrio di H₃PO₄).

  • Formula di Henderson–Hasselbalch:

pH=pKa2+log([Na2HPO4][NaH2PO4])
  • Parametri:

    • pKa27.1

    • Disponi di 0.5L di NaH2PO4 a 0.1M  nNaH2PO4=0.05mol

    • pH target: 7.4 → Rapporto desiderato:

[Na2HPO4][NaH2PO4]=10(7.47.1)2
  • Moli necessarie di Na2HPO4: 0.05mol×2=0.1mol

  • Massa da aggiungere:

m=nMNa2HPO4con MNa2HPO4142g/molm14.1g

CHAPTER 7

1. Reazione Acido–Base e Variazione del pH (HNO₂/NaOH + Aggiunta di HCl)

  • Calcolo delle moli:

n=MV
  • NaOH: 5 mL di 1 M → nNaOH=0.005mol

  • HNO₂: 100 mL di 0.1 M → nHNO₂=0.01mol

  • HCl: 2 mL di 0.1 M → nHCl=0.0002mol

  • Reazioni coinvolte:

    • Prima:

HNO2+NaOHNaNO2+H2O

(NaOH essendo limitante trasforma 0.005 mol di HNO₂, lasciando 0.005 mol HNO₂ e producendo 0.005 mol di NaNO₂.)

  • Dopo l’aggiunta di HCl, parte del NaNO₂ viene convertito in HNO₂.

  • Buffer e Henderson–Hasselbalch:

pH=pKa+log(nbasenacido)
  • Da Ka=4.5×104 si ottiene:  pKa3.35.

  • Nel sistema, il rapporto molare varia (per es. nNaNO2 e nHNO2 dopo HCl) portando a una pH finale ≈ 3.31.

2. Determinazione della Concentrazione di HCl (pH 2.3) e Reazione con NH₃

  • Calcolo di [HCl] e moli:

    • Da pH=2.3  [H3O+]102.35.0×103M.

    • Con 250 cm³ (0.25 L):  nHCl5.0×103M×0.25L=1.25×103mol.

  • Dati per la base NH₃:

    • 400 cm³ (0.4 L) di 0.01 M → nNH3=0.01×0.4=4.0×103mol.

  • Reazione:

NH3+HClNH4+
  • Dopo la reazione:  nNH4+=1.25×103mol e nNH3,residue2.75×103mol.

  • Buffer (Henderson–Hasselbalch): Con pKb(NH3)4.7   pKa(NH4+)=144.7=9.3

pH=9.3+log(nNH3nNH4+)

(Rapporto ≈ 2.2 → pH ≈ 9.64)

3. Tampone a Base di Acido Ossalico (H₂A)

  • Passaggi della deprotonazione:

    • Prima deprotonazione:  H2A+NaOHNaHA

    • Seconda deprotonazione (tampone):  NaHA+NaOHNa2A

  • Dati:

    • V=0.24dm3 di 0.143 M → nH2A0.034mol.

  • Buffer (secondo equilibrio):

pH=pKa2+log([Na2A][NaHA])
  • Con Ka2=6.4×105, si ha pKa24.2.

  • Combinando la quantità di NaOH necessaria (somma delle moli per le due tappe) si ottiene:  nNaOH,tot0.062mol→ Massa ≈ 0.062×40=2.48g.

4. Solubilità di Ca₃(PO₄)₂

  • Equilibrio di dissoluzione:

Ca3(PO4)2(s)3Ca2++2PO43
  • Espressione di Kₚₛ: Se s è la solubilità molare:

Ksp=(3s)3(2s)2=108s5
  • Dato: Ksp=2.07×1033   s=(Ksp108)1/51.14×107M.

5. Precipitazione di Ni(OH)₂ da NiSO₄

  • Equilibrio di dissoluzione:

Ni(OH)2(s)Ni2++2OH
  • Condizione di precipitazione:

Ksp=[Ni2+][OH]2
  • Dati:  [Ni2+]=0.01M e Ksp=6.5×1018.

  • Si ricava:  [OH]Ksp0.012.6×108M  pOH7.6 e pH147.6=6.4.

6. Decomposizione Termica dell’Acetaldeide

  • Legge della velocità (rate law):

v=k[CH3CHO]n
  • Con dati sperimentali:

    • [CH3CHO]=0.15M  v=1.5×107mol\cdotpL1s1

    • [CH3CHO]=0.30M  v=6.0×107

    • [CH3CHO]=0.60M  v=24.0×107

  • Osservazione: Raddoppiando la concentrazione il tasso quadrupla → ordine n=2.

  • Costante:

k=v[CH3CHO]26.7×106L\cdotpmol1s1

7. Pila: Coppie Sn/Sn²⁺ e Br⁻/Br₂

  • Semireazioni e potenziali standard:

    • Sn2++2eSn(s) con E=0.14V

    • Br2(l)+2e2Br con E=+1.07V

  • Potenziale della cella:

Ecell=EcatodoEanodo=1.07(0.14)=1.21V
  • Reazione complessiva:

Br2+Sn(s)Sn2++2Br
  • Diagramma di cella (semplificato):

Pt/Sn/Sn2+//Br2/Br/Pt

8. Potenziale del Semielemento Rame in Soluzione di CuSO₄

  • Semireazione:

Cu2++2eCu(s)con E=0.345V
  • Equazione di Nernst (per n=2):

E=E0.0592log(1[Cu2+])
  • Con [Cu2+]=0.001M  E0.245V.

9. FEM di una Pila Cu/Zn con Soluzioni di Concentrazione Non Standard

  • Semireazioni e potenziali standard:

    • Cu2++2eCu(s) con E=0.345V

    • Zn2++2eZn(s) con E=0.762V

  • Dati delle soluzioni:

    • Rame: [Cu2+]=2.5×102M

    • Zinco: [Zn2+]=1.3×103M

  • Applicando l’equazione di Nernst per ciascun semielemento e poi:

Ecell=EcatodoEanodo
  • Risultato atteso: Ecell1.145V.

CHAPTER 8

1. Abbassamento della Tensione di Vapore (Legge di Raoult)

Formula principale:

ΔPP=1Xsolvente

oppure, in termini di moli:

Xsolvente=nsolventensolvente+nsoluto

Parametri dell’esercizio:

  • Soluto: 2.85 g (indissociato, non volatile)

  • Solvente (benzene, C₆H₆):

    • Volume = 75 mL

    • Densità = 0.879 g/mL

    • Massa molare = 78 g/mol

  • Abbassamento relativo della tensione di vapore: 0.0186

  • Densità della soluzione ottenuta: 0.901 g/mL

Punti chiave: Calcolare i moli di solvente (mediante m=ρV e rapportando con la massa molare) e legare il valore dell’abbassamento relativo al numero di moli di soluto. La massa molare del soluto si ricava da:

Msoluto=msolutonsoluto

e la molarità dalla definizione:

M=nsolutoVsoluzione (L)

calcolando il volume totale dalla massa totale (solvente + soluto) e dalla densità della soluzione.

2. Titolazione dell’Acido Carbonico (H₂CO₃) con NaOH

Reazioni e trasformazioni:

  • Neutralizzazione:

H2CO3+NaOHNaHCO3+H2O

(con 200 mL di H₂CO₃ 0.1 M, nH2CO3=0.02mol; aggiunta di 20 mL NaOH 1 M fornisce 0.02mol e trasforma tutto l’acido in bicarbonato.)

  • Buffer: L’equilibrio tampone del sistema derivato da H₂CO₃ (coniugato: NaHCO₃/Na₂CO₃) porta, in questo caso, ad un pH uguale alla media dei pKa,

pHpKa1+pKa228.3

Parametri:

  • Volume H₂CO₃ = 200 mL, concentrazione = 0.1 M

  • Volume NaOH aggiunto = 20 mL, 1 M

  • Ka1=4.3×107

  • Ka2=5.6×1011

Per il calcolo delle frazioni molari (al pH 9.8): Utilizza la relazione per il secondo equilibrio:

pH=pKa2+log([Na2CO3][NaHCO3])

Da cui, conoscendo il pH e pKa2, si ricava il rapporto molare (ad es. XNa2CO3=0.285 e XNaHCO3=0.715).

3. Reazioni tra Na₂CO₃ e HNO₃

Reazioni principali:

  • Parziale neutralizzazione (produzione di NaHCO₃):

Na2CO3+HNO3NaHCO3+NaNO3
  • Con sifone ulteriore (conversione in H₂CO₃):

NaHCO3+HNO3H2CO3+NaNO3

Per il pH dei sistemi tampone: Usa la formula di Henderson–Hasselbalch:

  • Per la coppia Na₂CO₃/NaHCO₃ (secondo equilibrio):

pH=pKa2+log(nNa2CO3nNaHCO3)

(esempio a): con 30 mL di Na₂CO₃ 0.175 M e 25 mL di HNO₃ 0.1 M, ottenendo un pH ≈ 10.3)

  • Per la coppia NaHCO₃/H₂CO₃ (primo equilibrio):

pH=pKa1+log(nNaHCO3nH2CO3)

(esempio b): con 75 mL di HNO₃ 0.1 M, pH ≈ 6.5)

Parametri:

  • Na₂CO₃: 30 mL a 0.175 M (n5.25×103mol)

  • HNO₃:

    • a) 25 mL a 0.1 M (n2.5×103mol)

    • b) 75 mL a 0.1 M (n7.5×103mol)

  • pKa1 (H₂CO₃) e pKa2 a valori indicativi intorno a 6.4–6.5 e 10.2, rispettivamente.

4. Solubilità del Fosfato di Calcio

Reazione di dissoluzione:

\ceCa3(PO4)2(s)>3Ca2+(aq)+2PO43(aq)

Espressione del prodotto di solubilità:

Ksp=[\ceCa2+]3[\cePO43]2=(3s)3(2s)2=108s5

Parametri:

  • Ksp=2.0×1029

  • Da cui si ricava la solubilità s e le concentrazioni:

    • [\ceCa2+]=3s2.1×106M

    • [\cePO43]=2s1.4×106M

5. Cinètica Reazionale (Reazione Invertibile)

Sistema:

2AB+C

Dati cinetici:

  • Costante diretta: kd=265L\cdotpmol1\cdotpmin1

  • Costante inversa: ki=392L\cdotpmol1\cdotpmin1

Costante di equilibrio:

K=kdki2653920.676

Energie di attivazione:

  • Eatt,d=39.7kJ/mol

  • Eatt,i=25.4kJ/mol

  • Confronto → ΔH ≈ +14.3kJ/mol (reazione endotermica)

6. Potenziale della Pila a Idrogeno (Elettrodo H₂)

Cella modello:

Pt/H2(1bar)/H+(pH incognito)//H+(pH=4)/H2(1bar)/Pt

Equazione per l’elettrodo H₂ (Nernst): Poiché E=0,

E=0.059pH(a 25 °C)

Potenziale di cella (misurato):

Ecell=EcathEan=0.093V

con Ecath=0.059×4 e Ean=0.059×pH incognito.

Relazione utile:

0.059(pH incognito4)=0.093pH incognito=5.58

7. Potenziale di Riposo nei Neuroni (Ione Potassio)

Concetto chiave: Il potassio interno vs. esterno determina il potenziale di riposo della membrana.

Formula (Nernst):

EK=RTFln[K+]in[K+]out

Parametri:

  • Rapporto [K+]in/[K+]out tra 20 e 30

  • A 37 °C (T ≈ 310 K), con R=8.31J/(mol\cdotpK) e F=96500C/mol, si ottiene un potenziale ≈ 0.08–0.09 V.

8. Nomenclatura e Reazioni in Chimica Organica

Nomi da assegnare:

  • (2‑trans, 4‑trans)-2,4‑esadiene

  • 2,3‑diidrossi‑propanale

  • cis‑5‑ammino‑3‑esen‑2‑olo

  • 1‑ciclopentil‑2‑propanone

Stabilità degli alcheni: Confronta, ad esempio, tra:

  • 2-metil-2-pentene e 2,3-dimetil-2-butene → In questo caso, la risposta indicata è: 2-metil-2-pentene (da considerare i fattori sterici ed elettronici).

Prodotto di addizione (reazione con HCl): Quando si tratta di un'alchene (es. 3-metil-2-eptene) in presenza di HCl, il proposto meccanismo segue la regola di Markovnikov, cioè l’H si aggiunge all'atomo con più idrogeni e il Cl al carbonio più sostituito.

Questi schemi e parametri rappresentano i punti essenziali per impostare ciascun esercizio:

  • Per le proprietà colligative (Raoult), conosci la relazione tra abbassamento relativo e molarità.

  • Per i sistemi tampone, utilizza la formula di Henderson–Hasselbalch e le quantità molari derivate dalle miscele.

  • Per le solubilità, impiega l’espressione di Ksp.

  • In cinetica e potenziali cellulare, applica le rispettive equazioni (legge della velocità e equazione di Nernst).

  • Infine, per la nomenclatura e le reazioni organiche, segui i criteri standard (regola di Markovnikov, stabilità degli alcheni).

Avendo questi “mattoni” a disposizione potrai ricostruire facilmente i procedimenti completi per ciascun problema. Se desideri approfondire qualche punto in particolare o discutere un passaggio, fammi sapere!

CHAPTER 9

1. Nomenclatura dei Compounds (Esercizio di nomi)

  • (E)-3,5-dimetil-2-esene

    • Parametri chiave:

      • Doppio legame in posizione 2, configurazione E (trans).

      • Sostituenti: gruppi metilici in C3 e C5.

  • (E)-1,7-dicloro-4-isopropil-3-eptene

    • Parametri chiave:

      • Catena eptenica con doppio legame in C3 (E).

      • Sostituenti: Cl in C1 e C7, isopropil in C4.

2. Trasformazione di 1,2-dimetilcicloesene in trans-1,2-dimetil-1,2-cicloesandiolo

  • Reazioni in sequenza:

    1. Dihidroxilazione mediante perossiacido (RCO₃H);

    2. Idrolisi/acidificazione (H⁺/H₂O) per aprire l’eposside e formare il diolo.

  • Parametri chiave:

    • Partenza: 1,2-dimetilcicloesene.

    • Prodotto finale: trans-1,2-dimetil-1,2-cicloesandiolo con conformazione a sedia (da rappresentare).

3. Reazione in Presenza di H₂SO₄/H₂O

  • Condizioni: Ambiente umido e fortemente acido (H₂SO₄).

  • Possibili trasformazioni:

    • Idratazione, protonazione o eliminazione (a seconda del gruppo –OH presente).

  • Parametri chiave:

    • Reagente: H₂SO₄ (acido forte) e H₂O.

4. Reazione con Molecola Multifunzionale e Aspetti Stereochimici

  • Obiettivo:

    • Completare la reazione (aggiungere il reagente opportuno) in modo da ottenere un prodotto che, dal punto di vista stereochimico, risulti nella “forma meso”.

  • Parametri chiave:

    • Molecola con più gruppi funzionali (NH₂, OH) che, per simmetria, dà luogo a un composto meso (cioè non otticamente attivo nonostante presenti centri chirali).

5. Isomeri di Cicloesani Dimetilati

  • Compounds:

    • 1,3-dimetilcicloesano e 1,4-dimetilcicloesano.

  • Obiettivo:

    • Disegnare gli isomeri cis e trans per ciascun sistema.

    • Determinare quali isomeri sono otticamente attivi (ossia privi di piano di simmetria) e quali, invece, sono meso (simmetrici e non chirali).

6. Reazioni di Sostituzione Nucleofila

  • Esempi tipici:

    • Reazioni in cui un gruppo nucleofilo (ad esempio, NH₂⁻ o NH₂) sostituisce un bromuro (Br⁻) o reagisce con HBr fino a formare NH₄⁺.

  • Parametri chiave:

    • Condizioni e reagenti (NaNH₂ in NH₃, HBr) che determinano se la sostituzione avviene o meno.

    • In alcuni casi la reazione può non procedere ("Nessuno").

7. Sequenze Sintetiche – Trasformazioni con Gruppi NH₂

  • Schemi sintetici:

    • Sequenze in più fasi che coinvolgono gruppi amminici e reagenti come HCl.

    • Spesso richiedono passaggi di sostituzione e neutralizzazione.

  • Parametri chiave:

    • Reagenti acidi (tipicamente HCl) e basi per modulare il passaggio funzionale.

    • Attenzione alla stereochimica se sono coinvolti centri chirali.

8. Sequenza Ossidativa: Da Stirene ad Acetofenone

  • Reazione chiave:

    • Ossidazione di uno stirene utilizzando CrO₃ in ambiente acido (H₂O, H⁺) per ottenere acetofenone.

  • Parametri chiave:

    • Reagente ossidante: CrO₃ (cromico)

    • Condizioni: soluzione acida

    • Trasformazione: Conversione di un doppio legame in gruppo carbonilico (cheto) con eventuale formazione intermedia di dioli e loro ossidazione.

9. Altre Sequenze Sintetiche

  • Varie fasi:

    • Alcune sequenze prevedono l’utilizzo di agenti riducenti (NaBH₄), reagenti per reazioni di Grignard (MgCl₂) o idrogenazione catalitica (Pd/H₂).

  • Parametri chiave:

    • Agenti riducenti: NaBH₄.

    • Condizioni di idrogenazione: catalisi con Pd e H₂ (per saturare legami multipli senza ossidazione).

    • Passaggi in cui la scelta del reagente determina il percorso sintentico senza interruzioni ossidative.

10. Reazioni Acidocatalitiche e Condensazioni Intramolecolari

  • Chetale intramolecolare:

    • Partendo da un composto come 1,7-diidrossi-4-eptanone si forma, mediante condensazione intramolecolare, un chetale (tipicamente ciclico).

  • Condensazione aldolica (acetonica):

    • Reazione aldolica dell’acetone porta alla formazione di prodotti come il diacetone alcohol o, dopo deidratazione, al mesityl osside.

  • Parametri chiave:

    • Condizioni basiche per la formazione dell’enolato (per la condensazione aldolica).

    • Sezioni intramolecolari che generano cicli (forma residua dipendente dal numero di atomi nel loop).

11. Nomenclatura e Stereochimica in Chimica Organica

  • Assegnare il nome ai composti:

    • Esempi con descrittori stereochimici (E/Z, cis/trans), come nel caso dei composti menzionati all’inizio.

  • Isomeri e optica:

    • Disegnare e distinguere gli isomeri cis e trans dei cicloesani e individuare quali strutture risultano chiralmente attive.

12. Previsioni di Reazioni di Sostituzione e Condensazione

  • Sostituzioni nucleofile:

    • Prevedere i prodotti quando i nucleofili (ad es. NH₂⁻) reagiscono con i derivati alogenati o quando HBr viene usato per protonare/amminare il substrato.

  • Sequenza sintetica (reazioni a cascata):

    • Completare la sequenza con reagenti opportuni – tipicamente coinvolgono passaggi di sostituzione, idrolisi, ossidazione e riduzione.

  • Parametri chiave:

    • Tipo e forza dei nucleofili.

    • Uso di agenti ossidanti (CrO₃) e riducenti (NaBH₄).

    • Regole stereochimiche (regola di Markovnikov per addizioni, formazione di prodotti meso o chirali).

CHAPTER 10

1. Reazioni di Trasformazione Sintetica

A. Sequenza con Riduzione e Reazioni di Ammissibilizzazione

  • Reagente riducente selettivo:

    • NaBH₃CN: Usato per la riduzione degli imini (reductive amination) in presenza di un acido lieve (H⁺).

  • Concetto chiave:

    • L’uso di NaBH₃CN permette di ridurre intermedi imminici in ammine senza ridurre gruppi carbonilici non attivati.

B. Acetalizzazione Ciclica di 5‑idrossi‑2‑esanone

  • Reazione:

    • Il 5‑idrossi‑2‑esanone reagisce in ambiente acido (H⁺) con un equivalente di metanolo (CH₃OH) per formare, tramite inviolamento dell’intermedio protonato, un acetale ciclico.

  • Punto chiave:

    • La formazione dell’acetale richiede la protonazione del gruppo carbonilico, l’attacco del metanolo e la successiva ciclizzazione intramolecolare (tra il gruppo –OH in posizione 5 e il carbonile).

C. Forme Enoliche Termodinamiche dei Carbonilici

  • Concetto:

    • La forma enolica termodinamica è quella che massimizza la stabilità grazie a eventuale coniugazione e formazione di legami intramolecolari (es. legame O–H···O=C).

  • Esempio di schema:

R–C(=O)–CH₂–R–C(OH)=CH–

(La forma enolica “più stabile” si ottiene quando il doppio legame si estende a un sistema conjugato o porta a un interazione intramolecolare favorevole.)

D. Condensazioni Aldoliche e Deidratazioni

  • Condensazione aldolica (base o acidocatalizzata):

    • Fase 1 – Formazione del β‑idroxi‑carenone: Due molecole (es. di cicloesanone) si combinano dopo deprotonazione del sito α, formando un nuovo legame C–C.

    • Fase 2 – Deidratazione: Trattamento termico in ambiente acido porta all’eliminazione di H₂O, formando un enone (sistema α,β‑insaturo).

  • Punti chiave:

    • In presenza di base: formazione dell’enolato e accoppiamento;

    • Trattamento termico in H₂O, H⁺ induce l’eliminazione (deidratazione).

E. Reazioni con Base Forte e Lavorazioni Acido/Base

  • Sequenze “i) Base forte – ii) H₂O, H⁺”:

    • Queste condizioni indicano reazioni in due fasi (ad esempio, una sostituzione nucleofila seguita da protonazione o idrolisi) che possono interessare gruppi carbonilici o altri centri reattivi.

2. Reazioni di Condensazione e Trasformazione dei Derivati Carbonilici

A. Condensazione Aldolica – Caso Cicloesanone

  • Step iniziale:

    • Il cicloesanone forma un enolato (sotto influenza di base) che reagisce con un’altra molecola di cicloesanone.

  • Successivo trattamento:

    • Dopo la condensazione aldolica, il prodotto (β‑idroxi‑carenone) subisce eliminazione di H₂O (in ambiente acido e/o riscaldamento) per dare un enone coniugato.

B. Condensazione Aldolica – Secondo Schema

  • Reazione con specifiche condizioni:

    • Se si tratta di una condensazione “intra‑o intermolecolare”, il trattamento termico in ambiente acido porta tipicamente alla formazione di un doppio legame coniugato (dovuto alla deidratazione).

3. Sequenze Sintetiche Basate su Reazioni di Claisen

A. Claisen Condensation Inter‑molecolare

  • Reagenti tipici:

    • Es.: Etil butirrato in presenza di base forte (EtONa).

  • Principio:

    • Due molecole di estere si condensano per formare un β‑cheto estere, che può essere soggetto a idrolisi e/o decarbossilazione in ambiente acido.

  • Equazione schematica:

2RCO₂Et EtONa β-chetoester  (H₂O, H⁺) decarbossilazione

B. Claisen Intramolecolare

  • Funzione:

    • La condensazione intramolecolare porta alla formazione di un anello (tipicamente 5‑ o 6‑membri), utile per sintetizzare composti ciclici.

  • Step successivi:

    • L’idrolisi dell’intermedio e la successiva decarbossilazione portano al prodotto finale.

4. Reazioni Relative a Transformationi di Gruppi Funzionali Derivati dai Carbossilici

A. Formazione di Acetali e Derivati

  • Acetale Ciclico:

    • Partendo da un diidrossiacetonico (come nel caso del 5‑idrossi‑2‑esanone), in presenza di un alcol (es. CH₃OH) e H⁺ si forma un acetale ciclico.

  • Equazioni chiave:

    • Protonazione del carbonile → attacco dell’alcol → eliminazione di H₂O → ciclizzazione (formazione di un anello).

B. Trasformazioni Ossidative e Riduttive

  • Reagenti importanti:

    • CrO₃ in H₂O, H⁺: Ossidazione di stirene (→ acetofenone) o di altri carbonilici.

    • NaBH₄ o LiAlH₄: Riduzione dei gruppi carbonilici a alcoli.

C. Sequenze per la Sintesi di Derivati Acido–Carbossilici

  • Esempi di trasformazioni:

    • Conversione di acidi (o loro derivati) in anidridi, carbossilati, ammidi, o esteri.

    • Reazioni con reagenti quali CH₃OH, CH₃SH, HCl (per attivare o convertire il gruppo –COOH).

D. Nomenclatura degli Acidi

  • Esempi:

    • IUPAC: acido 2‑osso‑pentandioico

    • Classico: acido a‑cheto‑glutarico

    • Un altro esempio:

      • IUPAC: acido 3‑osso‑butanoico

      • Classico: acido –cheto‑butirrico o acido acetoacetico

5. Reazioni di Grignard e Lavorazioni Correlate

  • Preparazione del reagente Grignard:

    • Reazione di un alogenuro organico (es. R–Br) con Mg in etere (Et₂O) per formare R–MgBr.

  • Successivo trattamento:

    • Il reagente Grignard reagisce con un carbonile (aldeide, chetone o estere), seguito da acidificazione (H⁺) per formare un alcool.

6. Altre Trasformazioni Sintetiche

A. Riduzioni con LiAlH₄

  • Effetto:

    • Riduce i gruppi carbonilici (aldeidi, chetoni, esteri) a corrispondenti alcoli o alcooli primari.

B. Condensazioni di Claisen e Loro Dopo-Trattamenti

  • Passaggi chiave:

    • Formazione del β‑cheto estere (o simile intermedi) con base (EtONa)

    • Seguito da:

      • Idrolisi (H₃O⁺, H₂O)

      • Decarbossilazione termica (riscaldamento, H₃O⁺) per ottenere prodotti ciclici o semisintetici.

7. Aromaticità

  • Criteri di aromaticità:

    • Ciclicità, planarità e delocalizzazione di 4n+2 elettroni π (regola di Hückel).

  • Indicazione:

    • Per stabilire se una molecola è aromatica, verificare se possiede un sistema planare e se il numero di elettroni π soddisfa la formula 4n+2 (dove n è un intero).

8. Aspetti Stereochimici e Isomeria

  • Isomeria cis/trans e isomeria ottica:

    • Disegnare forme isomeriche (ad esempio, per l’1,3-dimetilcicloesano o l’1,4‑dimetilcicloesano) e individuare gli isomeri otticamente attivi (quelli privi di piano di simmetria) rispetto ai composti meso (simmetrici, non chirali).

  • Reazioni intramolecolari:

    • Possono condurre a prodotti “meso” se il sistema raggiunge una simmetria interna nonostante la presenza di centri chirali.


LAST CHAPTER

1. Determinazione della Massa Molare di un Gas (eucaliptolo)

  • Formula principale:

PM=dRTP
  • d = densità del gas (g/L); qui d=0.32g/L

  • R=0.082Latm/(molK)

  • T in Kelvin: T = 190\,^\circ\mathrm{C} = 463.15\,\mathrm{K}

  • P in atm: 60torr convertiti in atm =607600.079atm

  • Risultato:  PM154g/mol

2. Riscaldamento a Pressione Costante con Fuga di Gas

  • Relazione per un gas in condizioni di pressione costante: La quantità (numero di moli, e quindi massa) è proporzionale alla temperatura assoluta. Se si riscalda il gas permettendo che una parte sfugga per mantenere la pressione costante, il gas residuo segue:

m2=m1T1T2
  • Parametri:

    • m1=32.5g

    • T_1 = 22\,^\circ\mathrm{C} = 295.15\,\mathrm{K}

    • T_2 = 212\,^\circ\mathrm{C} = 485.15\,\mathrm{K}

  • Calcolo:

    • Massa residua: m232.5×295.15485.1519.8g

    • Massa da liberare: 32.519.8=12.7g

3. Reazione tra CO e O₂ in un Recipiente

  • Legge dei gas ideali:

n=pVRT
  • Per l'O₂:

    • p=15atm

    • V=250mL=0.25L

    • T = 40\,^\circ\mathrm{C} = 313.15\,\mathrm{K}

  • Per il CO:

    • p=20atm

    • V=500mL=0.5L

    • T = 30\,^\circ\mathrm{C} = 303.15\,\mathrm{K}

  • Reazione:

2CO+O22CO2
  • L'ossigeno è il reagente limitante (qui nO20.146mol).

  • Quantità di CO usata: 0.292 mol (2×nO2); avanzo di CO: 0.402mol0.292mol=0.11mol

  • Moli totali dopo reazione: ntot=0.292+0.11=0.402mol

  • Pressione totale nel recipiente (Volume V=850mL=0.85L, T = 25 °C=298.15 K):

Ptot=ntotRTV11.6atm
  • Frazioni molari e pressioni parziali:

    • xCO2=0.2920.4020.727 → PCO20.727×11.68.4atm

    • xCO=0.11/0.4020.273 → PCO0.273×11.63.2atm

4. Confronto dei Punti di Ebollizione

  • Fattori determinanti:

    • Polarità e tipo di interazioni intermolecolari (dipolo–dipolo, induzione, legami deboli)

    • Massa molare

  • Esempi:

    • a) PF₃ vs. PCl₃: PCl₃ ha forza intermolecolare maggiore, quindi punto di ebollizione più alto.

    • b) SO₂ vs. CO₂: SO₂ è polare (forma angolare) mentre CO₂ è lineare e non polare → SO₂ ha ebollizione più alta.

    • c) AsF₃ vs. AsF₅: AsF₃ (piramidale, polare) ha punto di ebollizione superiore rispetto ad AsF₅ (bipiramidale, simmetrico e meno polarizzato).

5. Lavoro in Espansione Isoterma

  • Formula per espansione contro una pressione esterna costante:

W=pextΔV
  • Parametri:

    • n = 1 mole, T = 300 K

    • Calcolo del volume iniziale (usando V=nRTP):

      • Iniziale: Vi12.46L (con pressione interna di 2 bar opportunamente convertita)

    • Volume finale Vf=15L → ΔV=1512.46=2.54L

    • Pressione esterna: pext=1.5bar (convertire 1 bar ≈ 105Pa)

  • Risultato:  W381J

6. Primo Principio della Termodinamica

  • Formula:

ΔU=q+w
  • Parametri:

    • q=+701J (calore assorbito)

    • w=394J (lavoro compiuto dal sistema)

  • Risultato:  ΔU=+307J

7. Espansione Isoterma nel Vuoto (Espansione Libera)

  • Caratteristiche:

    • Espansione nel vuoto → pext=0

    • Lavoro: w=0

    • Processo isotermo → ΔU=0 e quindi q=0

8. Riscaldamento di un Solido (Calore Specifico del Rame)

  • Formula:

q=mCpΔT
  • Parametri:

    • q=10cal

    • m=4g

    • C_p\,(\mathrm{Cu}) = 0.0921\,\mathrm{cal/(g\,^\circ C)}

    • Temperatura iniziale: 20\,^\circ\mathrm{C}

  • Calcolo:

\Delta T = \frac{q}{m\,C_p} \quad \Rightarrow \quad T_f = T_i + \Delta T \approx 20 + \f

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